Anche a Italia 5 Stelle piantiamo Alberi per il futuro

Nuovi boschi urbani, fasce boscate e parchi nelle nostre città.

Per l’ambiente, per la salute, per combattere i cambiamenti climatici grazie alla piantumazione di decine di migliaia di piante e arbusti in ogni area urbana d’Italia. Solo con milioni di nuovi alberi salveremo l’Italia e il Pianeta: dipingere di verde il territorio armati di pala e piantine è una delle principali azioni che si possono mettere in campo per garantire un futuro alla nostra specie.

Noi lo abbiamo fatto negli anni passati e continueremo a farlo: dal 2015 ad oggi, I VOLONTARI DEL MOVIMENTO 5 STELLE HANNO MESSO A DIMORA 40.000 ALBERI IN OLTRE 200 CITTÀ. Un piccolo esempio concreto di quello che si può fare tramite un progetto di forestazione partecipata che Gianroberto Casaleggio ha chiamato Alberi per il Futuro.

Anche quest’anno, il 16 e 17 novembre, in tantissimi Comuni migliaia di volontari senza bandiere (gli alberi e l’aria sono di tutti), metteranno a dimora nelle città nuovi alberelli e arbusti in occasione della Festa dell’Albero e in occasione di Italia 5 Stelle a Napoli abbiamo previsto una piccola anticipazione.

Proponiamo a tutti i partecipanti alla nostra due giorni alla Mostra d’Oltremare due laboratori formativi (qui il programma dettagliato), per imparare insieme come piantare efficacemente un albero e come prendersene cura affinché cresca sano e robusto. Tra sabato 12 e domenica 13 ottobre metteremo a dimora 10 nuovi alberi e spiegheremo, con l’aiuto di esperti e attivisti storicamente impegnati su questo fronte, i vantaggi della forestazione urbana e come organizzarla.

L’appuntamento è per sabato 12 ottobre alle ore 15:00 e domenica 13 ottobre alle ore 12:00 nell’area verde sul lato sinistro dopo l’ingresso di viale Kennedy.

Vi aspettiamo per piantare insieme nuovi semi del futuro che vogliamo: siateci e dateci una mano a organizzare una splendida festa che sarà possibile anche grazie ad una vostra donazione.

Fonte:https://www.ilblogdellestelle.it/2019/10/anche-a-italia-5-stelle-piantiamo-alberi-per-il-futuro.html

Riunione congiunta Camera-Senato, Lorefice: “Lavoreremo in sinergia per garantire impegno e risultati ai cittadini”

Ieri riunione congiunta Camera-Senato delle commissioni #Sanità e #PoliticheSociali. Abbiamo iniziato a confrontarci sulle tematiche che affronteremo mettendo a punto un metodo di lavoro che ci permetta di coordinarci al meglio.

Marialucia Lorefice

#NonFinisceQui

Di Luigi Di Maio

 

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di Luigi Di Maio

Buonasera a tutti, in sei anni in Parlamento non avevo mai visto una cosa del genere. Dovete sapere che oggi ci è stato impedito di fare il governo del cambiamento e non perché noi ci eravamo intestarditi su Savona, ma perché tutti quelli come Savona non andavano bene, tutti quelli che nella loro vita – personalità di spessore, professionisti, accademici che avevano preso parte a considerazioni in dottrina sull’Euro e sull’Europa – chi era stato critico su questi argomenti, non va bene come ministro della Repubblica.

Allora se questo è il punto abbiamo un grande problema in Italia: questa non è una democrazia libera se siamo in queste condizioni. Io sono stato un profondo estimatore del Presidente della Repubblica Mattarella ma questa scelta per me è incomprensibile. Non è comprensibile perché noi ce l’abbiamo messa tutta, abbiamo fatto un contratto di governo, in quel contratto di governo non c’era l’uscita dall’Euro, c’era la modifica dei trattati sull’Europa e la rivisitazione di alcune regole europee, questo sì. Abbiamo composto una maggioranza e abbiamo fatto tutta la squadra di governo. Noi oggi siamo andati al Colle con tutti i nomi, ministero per ministero. Ci siamo messi intorno a un tavolo e sulla base di quel contratto abbiamo deciso chi dovesse andare in un Ministero e chi in un altro a realizzare il cambiamento per il Paese.

Eravamo pronti ad abolire la legge Fornero, a modificare i contratti di lavoro super precari, dovevamo mettere a posto tante cose, l’immigrazione, i problemi economici, quanta roba avevamo progettato. E non c’è stato permesso. Eppure rappresentiamo circa il 60% del consenso popolare in Italia, rappresentiamo due forze politiche che hanno vinto le elezioni. Tuttora, oggi, queste forze M5S e Lega insieme hanno la maggioranza in Parlamento. Avevamo espresso Conte come Presidente del Consiglio incaricato, avevamo messo insieme la squadra dei ministri, eravamo pronti a governare e ci è stato detto no.

Ora il no perché? Perchè le agenzie di rating in tutta europa erano preoccupate per un uomo, un uomo che va a fare il ministro dell’economia? Che gli investitori erano preoccupati in tutta Europa? Questo è il punto? E allora ditelo, diciamocelo chiaramente: in questo Paese è inutile che andiamo a votare tanto i governi li decidono le agenzie di rating e le lobby finanziarie e bancarie, tanto i governi li decidono sempre gli stessi, anche quando il popolo dà più del 50% di consenso a due forze politiche che vogliono cambiare le cose e vogliono rappresentare per gli italiani i loro interessi, alla fine un modo per bloccare tutto questo lo si trova sempre.

È inaccettabile, è un livello di scontro istituzionale mai visto. Io voglio dire chiaramente non possiamo stare qui a guardare, a dire “va bene ok torniamo al voto”. Torniamo al voto. E poi che succede? Riportiamo Savona al Quirinale, pure con l’80% e ci ridicono NO. Perché? Perché nella sua vita ha criticato l’Euro. Uno che ha fatto il Ministro della Repubblica all’inizio della seconda Repubblica adesso non va bene più. Andava bene quando stava con Ciampi, quando sta con il MoVimeto 5 Stelle non va bene più.

Ma il punto non è Savona, vorrei che si sapesse questo. E lo dobbiamo raccontare il più possibile questo. Il punto non è un nome. Qui il punto è un modo di intendere l’Italia, sovrana oppure no. E per noi l’Italia è sovrana. Perché la sovranità appartiene al popolo. E se è questo il punto, se si vuole impedire la nascita di un governo del M5S e della Lega, un governo del cambiamento e allora ce lo devono dire chiaramente, perché oggi lo hanno dimostrato.

Io sono molto arrabbiato, potete immaginare quanto tempo abbiamo dedicato alla formazione del governo del cambiamento. Ci abbiamo messo oltre 80 giorni, ci stiamo lavorando da decine e decine di giorni, non solo la parte politica del MoVimento, ma anche tecnici, legislativi, la comunicazione, stiamo lavorando dalla mattina alla sera per dare un governo a questo Paese. Ma la verità è che stanno facendo di tutto per non mandare il MoVimento 5 Stelle al governo di questo Paese. E quando dico “stanno”, mi riferisco a quelli che sperano, a quelli che remano contro e quelli che si lasciano condizionare. E io non posso accettare che il Ministro dell’Economia italiano lo decidano o altre nazioni o le agenzie di rating che sono quelle che non ci hanno informato della crisi del 2007 facendo perdere risparmi a milioni di persone in tutto il mondo. Quelli là devono venire a decidere chi deve fare il Ministro dell’Economia di un governo del cambiamento?! Non lo so nei prossimi mesi cosa accadrà. Noi ci siamo, ci sarà sempre il MoVimento 5 Stelle, ma con una consapevolezza totalmente differente. Io voglio chiudere questo video leggendovi la lista dei ministri, perché è quella che Giuseppe Conte ha portato al Quirinale. Perché non è una cosa da poco.

ECCO LA LISTA:
PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI: Giuseppe Conte
VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E MINISTRO DELLO
SVILUPPO ECONOMICO, DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI: Luigi Di Maio
VICE PRESIDENTE DEL CONSIGLIO E MINISTRO DELL’INTERNO: Matteo Salvini

Ministri senza portafoglio:
RAPPORTI CON IL PARLAMENTO E DEMOCRAZIA DIRETTA: Riccardo Fraccaro
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: Giulia Bongiorno
AFFARI REGIONALI E AUTONOMIE Enrica Stefani
SUD Barbara Lezzi
DISABILITA’ Lorenzo Fontana

Ministeri con portafoglio:
AFFARI ESTERI E COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Luca Giansanti
GIUSTIZIA Alfonso Bonafede
DIFESA Elisabetta Trenta
ECONOMIA E FINANZE Paolo Savona
POLITICHE AGRICOLE, ALIMENTARI E FORESTALI Gianmarco Centinaio
INFRASTRUTTURE E TRASPORTI Mauro Coltorti
MIUR Marco Bussetti
MIBACT Alberto Bonisoli
SALUTE Giulia Grillo
AMBIENTE Sergio Costa

Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio: Giancarlo Giorgetti

Questa era la squadra di governo che domani mattina poteva giurare al Quirinale.
Qual è la morale della favola? Che in questo Paese puoi essere un criminale condannato per frode fiscale, puoi essere Angelino Alfano, puoi essere una persona sotto indagine per corruzione, puoi essere una persona che si è macchiata anche di reati legati alla P.A. o all’infiltrazione della mafia nella P.A. e nello Stato e il ministro lo puoi fare, ma se hai criticato l’euro e hai criticato l’Europa non puoi permetterti neanche di pensare di fare il ministro dell’Economia. Non finisce qui. Ciao

 

Fonte: https://www.ilblogdellestelle.it/2018/05/nonfiniscequi.html

#Programma #M5S VIA SUBITO 400 LEGGI INUTILI

Stop alla giungla delle leggi, meno burocrazia per imprese e cittadini.

Vogliamo rendere la vita dei cittadini, delle famiglie e delle imprese più semplice, con meno burocrazia. Per fare questo, oltre all’abolizione di 400 leggi inutili che ogni giorno intralciano la vita di tutti noi, vogliamo istituire un Comitato Parlamentare di Controllo e una Commissione di Studio con lo scopo di fare una ricognizione delle norme vigenti, verificare di volta in volta gli effetti delle leggi già approvate e quindi decidere se modificarle o abrogarle.

Inoltre, abbiamo intenzione di riorganizzare organicamente tutte le leggi per materia, elaborando testi unici. Ogni settore del nostro ordinamento, dopo che avremo eliminato le leggi inutili, dovrà avere un testo unico. Il nostro obiettivo è quello di “disboscare la giungla normativa”. Vogliamo passare dalle 187.000 leggi approvate a 40 testi unici per materia. In questo modo un cittadino che dovrà risolvere un problema non dovrà consultare 50 commi di 50 leggi diverse per avere un quadro chiaro, ma sarà sufficiente andare a vedere il testo unico.

Le prime leggi da abolire che abbiamo individuato sono quelle che più opprimono gli imprenditori e i cittadini.

Tutti devono pagare il giusto. Il fisco deve essere equo. L’onere della prova non sarà più a carico del contribuente, ma del fisco. Il MoVimento 5 Stelle, inoltre, ha realizzato un sito ad hoc (www.leggidaabolire.it) che consentirà a tutti i cittadini di segnalare le leggi da abolire. Una campagna di ascolto dei cittadini per individuare quali sono le leggi che rendono più difficile la loro vita e causano una perdita enorme di tempo e soldi che invece potrebbero essere spesi in una migliore qualità di vita. Sul punto bisogna tenere presente che secondo alcuni studi, come quelli della CNA e della CGIA di Mestre, si potrebbe arrivare ad un risparmio annuo medio per ogni impresa di ben 7.500 euro in seguito alla semplificazione fiscale e normativa. Si prendano tre esempi: la non retroattività delle norme fiscali che garantisca alle imprese un quadro stabile, la semplificazione della VIA (Valutazione Impatto Ambientale), la trasformazione dell’Irap in addizionale Ires.

Sciopero medici, On. Lorefice: «Vicina ai medici contro lo smantellamento del Sistema Sanitario Nazionale»  

«Uno sciopero assolutamente motivato quello dei medici –afferma Marialucia Lorefice, deputata iblea, XII Commissione Affari Sociali. Un segnale forte per dire ‘no’ allo smantellamento del sistema sanitario nazionale a causa del definanziamento posto in essere dagli ultimi governi. Tagli che stanno penalizzando sia i cittadini sia gli operatori del settore sanitario. L’ampia adesione allo sciopero a livello nazionale da parte dei dirigenti sanitari e dei veterinari della sanità pubblica è un grido di allarme. Al personale che ha deciso di incrociare le braccia va la mia vicinanza, evidentemente, la misura era colma ed era necessario dare un segnale forte.

Non capiamo come il ministro Lorenzin possa dirsi dalla parte dei medici visto che proprio lei ha portato avanti lo smantellamento del SSN con tagli inesorabili e l’assenza del rinnovo del contratto dei medici. Un messaggio chiaro da parte del Governo a rivolgersi ai privati penalizzando le eccellenze sanitarie dei nostri ospedali e i cittadini già vessati da una crisi economica profonda che spesso sono costretti a privarsi dei controlli e delle visite essenziali, delle cure. Con i nostri emendamenti alla Legge di bilancio prevediamo di aumentare il finanziamento del SSN per un miliardo di euro nel 2018 e 2019, anche al fine di garantire il rinnovo dei contratti del personale sanitario pubblico e convenzionato. Inoltre vogliamo dare tempi certi ai processi di assunzione e stabilizzazione del personale sanitario prevedendo che entro 60 giorni dall’entrata in vigore della Legge di bilancio tutte le Regioni sono tenute ad adottare tutti gli atti conseguenti.»

Valentina Maci Odg 153453

Ufficio stampa On. Marialucia Lorefice

Twitter: @Mlucialorefice

Lorefice, Ferreri, consiglieri M5S Vittoria:“Si dichiari lo stato di crisi del comparto agricolo ragusano Il Governo attui azioni emergenziali”


 

“Il Governo difenda gli agricoltori iblei. Ne salvaguardi il lavoro, le imprese, le abitazioni private, la vita”. Il M5S scende in campo a gran voce a difesa degli agricoltori iblei e di coloro che in questi ultimi mesi hanno particolarmente messo in gioco anche se stessi in nome di tutta l’agricoltura ragusana: “La Serra di Vittoria, di piazza Gramsci è il simbolo delle lotte. Lo sciopero della fame della signora Piazza e del signor Licitra non siano vani. Il Governo deve essere presente e far sentire la sua presenza al fianco di ciascuno di loro. Tra crisi economica e calamità naturali il comparto agricolo della ex provincia di Ragusa è allo stremo e con esso intere famiglie sul lastrico che vivono con il cappio al collo di pignoramenti e aste”.

L’agricoltura sotto i riflettori della deputazione iblea del M5S e dei consiglieri pentastellati di Vittoria che scrivono al Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Martina, al Sottosegretario di Stato Castiglione al Governatore della Regione Siciliana Crocetta, all’assessore regionale Agricoltura, Sviluppo rurale e Pesca Cracolici.

Anche a seguito degli incontri avuti presso la serra di piazza Gramsci di Vittoria, le parlamentari Marialucia Lorefice e Vanessa Ferreri, in sinergia con i consiglieri del M5S Vittoria hanno concertato una serie di atti al fine di sollecitare azioni concrete su obiettivi comuni che riguardano il territorio tutto e l’imprenditoria agricola. Tra i temi affrontati nella lunga missiva, oltre ad evidenziare la gravità della situazione, viene sottolineato come “un mercato inondato da prodotti provenienti da Paesi extracomunitari” stia distruggendo ogni tipo di concorrenza locale. Da dati non ufficiali –prosegue la nota- emerge che sono in corso circa 1800 pignoramenti e 800 aste giudiziarie nella sola provincia di Ragusa. E il dato ancora più preoccupante riguarda il fatto che nella maggior parte dei casi le procedure esecutive coinvolgono la prima casa e immobili pertinenti allo svolgimento delle attività agricole, quindi fonti di sostentamento di tantissime famiglie. A causa di ciò diverse persone hanno iniziato uno sciopero della fame”.

Nella lettera delle parlamentari e dei consiglieri si parla anche delle azioni poste in essere dai sindaci della fascia trasformata, si chiede l’azione del Governo “al fine di avviare ogni possibile intervento, in concertazione, per salvare il settore da questa gravissima crisi senza precedenti. Alla luce di quanto sopra evidenziate auspichiamo –evidenziano la Lorefice, la Ferreri e i consiglieri M5S Vittoria- una visita in loco affinché possano rendersi conto personalmente della delicatezza e gravità della situazione evidenziata”.

Tra gli atti presentati dal M5S ibleo anche un’interpellanza al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali nella quale la Lorefice, firmataria della stessa, evidenzia di quanto si stia facendo in piazza Gramsci a Vittoria, del consiglio comunale del 9 giugno scorso nella stessa Serra all’interno della quale le associazioni del comparto continuano a presidiare per tenere alta l’attenzione. Al Ministro il M5S chiede: “Se non ritenga opportuno adottare iniziative urgenti a difesa dell’agricoltura e che tengano conto delle richieste di produttori agricoli e amministratori, autori della piattaforma in difesa del comparto nonché se non ritenga opportuno avviare ogni possibile intervento, in concertazione con la Regione siciliana, per salvare il settore agricolo anche dichiarando lo stato di crisi socio-economico per il comparto agricolo; quali iniziative normative ha in programma di mettere in atto al fine di tutelare la prima casa e i beni indispensabili allo svolgimento dell’attività lavorativa di coloro che a causa della crisi economica e dell’agricoltura al collasso sono vittime di pignoramenti e aste giudiziarie”
Ufficio Stampa dep. Lorefice- Valentina Maci