Consorzio di Bonifica n.8, tra caro-bollette e stipendi non pagati. Incontro ad Ispica con la Lorefice e alcuni imprenditori

Di Marialucia Lorefice

Sabato ad #Ispica, ho incontrato un gruppo di miei concittadini. Al centro del dibattito, il caro-bollette del Consorzio di Bonifica n.8, rincari notevoli, anche del 400% , che stanno mettendo in serie difficoltà proprietari di terreni, imprenditori. Una situazione che si protrae da anni.

L’argomento era stato già oggetto di un confronto nel 2016 presso il palazzo della provincia, alle presenza di sindaci, assessori, deputazione nazionale e regionale. Ma i problemi del consorzio di bonifica continuano ad essere i medesimi, da una parte dipendenti non pagati da mesi, dall’altra bollette alle stelle che pesano come macigni sui privati.

La gestione attuale del consorzio di bonifica è purtroppo rimasta ingessata da una riforma che doveva prevedere un accorpamento dei consorzi previo risanamento delle situazioni debitorie che li caratterizzavano.

Il consorzio di Ragusa ha oggi un disavanzo importante. In mancanza di un intervento finanziario da parte della regione, tutto il carico contributivo viene scaricato sull’utenza.

Le conseguenze economiche e sociali di tale situazione sono serie. Da parte mia l’impegno di dar loro riscontro, anche a fronte delle proposte emerse.

Questa settimana in Commissione Affari Sociali

Questa settimana, in Commissione Affari Sociali:

-esame dello Schema di decreto del Presidente della Repubblica recante regolamento di attuazione della direttiva 2012/39/UE che modifica la direttiva 2006/17/CE per quanto riguarda determinate prescrizioni tecniche relative agli esami effettuati su tessuti e cellule umani;

-audizioni, nell’ambito dell’indagine conoscitiva in materia di #fondiintegrativi del Servizio sanitario nazionale;

-Comitato dei nove sulle proposte di legge recanti “Disposizioni in materia di utilizzo dei #defibrillatori semiautomatici e automatici in ambiente extraospedaliero”;

-discussione delle risoluzioni sui disturbi dello #spettroautistico e delle risoluzioni sulla #salutementale;

-esame del disegno di legge di conversione del decreto-legge n. 61 del 2019 “Misure urgenti in materia di miglioramento dei saldi di finanza pubblica”;

-interrogazioni a risposta immediata di competenza del Ministero della salute

Con il Salario Minimo Orario buone notizie per 3 milioni di lavoratori

Stiamo ultimando i lavori sulla nostra proposta di legge sul Salario Minimo Orario, in discussione al Senato. Si tratta di una misura di civiltà che coinvolgerà un numero considerevole di lavoratori, circa 3 milioni secondo l’Istat.

Sono moltissimi, infatti, coloro che pur lavorando faticano a costruirsi un’esistenza, con stipendi che in molti casi non superano neppure la soglia di povertà. Sono i cosiddetti working poors, i lavoratori poveri. Al Sud come al Nord. Giardinieri, camerieri, autisti, pizzaioli, guardie notturne, centralinisti. Queste ed altre categorie ad oggi hanno minimi contrattuali inferiori ai 9 euro lordi, la soglia indicata nella nostra proposta di legge.

Tre milioni di lavoratori sono il 21% del totale. Una cifra che dovrebbe farci riflettere e che indica quale sia l’attuale situazione del mondo del lavoro in Italia dopo i governi dell’austerità.

Con il Salario Minimo Orario questi lavoratori, insieme alle loro famiglie, inizieranno a vedersi garantito il diritto ad una retribuzione dignitosa, come sancito dall’articolo 36 della nostra Costituzione. Una questione di giustizia sociale ma non solo. È infatti confermato dalla scienza economica che i Paesi con minori diseguaglianze crescono più velocemente, anche perché salari più alti spingerebbero in alto i consumi e la domanda interna, con grande beneficio per il commercio al dettaglio e le nostre piccole medie imprese.

Veniamo da anni di politiche che hanno massacrato i lavoratori e con essi i nostri imprenditori. Tra disoccupazione dilagante, precarizzazione contrattuale e contrazione dei salari reali, gli italiani hanno pagato un prezzo salatissimo. Il salario minimo orario è un tetto sotto il quale nessuna contrattazione sindacale potrà scendere, e nella nostra proposta di legge si prevede naturalmente che questo salario orario crescerà di anno in anno adeguandosi al costo della vita. Altrimenti l’aumento dei prezzi eroderebbe il potere d’acquisto e i redditi reali delle nostre famiglie. Non lo possiamo permettere.

Il 2018 è stato l’anno del Decreto Dignità, che ha restituito valore alla stabilità contrattuale, il 2019 è stato l’anno del Reddito di cittadinanza, che ha posto un argine al fenomeno dilagante della povertà e dell’esclusione sociale, prima del 2020 porteremo a casa anche il Salario Minimo Orario, il terzo pilastro della nostra politica sociale.

Ciò che abbiamo sempre promesso stiamo realizzando, con buona pace di chi infanga quotidianamente il nostro lavoro per i cittadini.

Fonte: https://www.ilblogdellestelle.it/2019/06/con-il-salario-minimo-orario-buone-notizie-per-3-milioni-di-lavoratori.html

Cori e bande, selezione pubblica per il sostegno del settore dei festival

Possono presentare domanda le associazioni, senza scopo di lucro, rappresentative dei settori interessati e le Istituzioni culturali di rilevanza nazionale ed internazionale operanti nel campo specifico della teoria e pratica della coralità e della musica popolare amatoriale.

Maggiori ℹ️ qui ➡️ https://is.gd/i3IUO1

Europee, M5S: “Basta austerità, le priorità sono lavoro e occupazione”

#ContinuareXCambiare

Tra i 10 punti del nostro programma per le elezioni europee c’è lo #StopAusterity.

E’ ora di dire basta all’#austerità che negli ultimi dieci anni ha prodotto: più tasse, disoccupazione e povertà.

Le politiche fiscali e monetarie imposte dall’UE hanno peggiorato le condizioni di vita di milioni di cittadini, senza raggiungere nessuno degli obiettivi prefissati. Hanno creato più debito pubblico e inasprito i rapporti tra gli Stati membri.

La vera priorità dell’Italia e dell’Europa deve essere il #lavoro.

Il nostro obiettivo è investire miliardi per la crescita e la piena occupazione!