Danni maltempo, Lorefice-Pisani-Campo (M5S) inviano una nota al presidente Musumeci: “Esentare gli agricoltori colpiti dalla bomba d’acqua dal pagamento dei ruoli”

La presidente della Commissione Affari Sociali Marialucia Lorefice, il segretario della presidenza del Senato Pino Pisani e la deputata all’Ars Stefania Campo hanno inviato una nota al presidente della Regione Musumeci: “Abbiamo scritto al governatore Musumeci –dichiarano i parlamentari del M5S- chiedendogli di prendere in seria considerazione la possibilità di andare incontro alle difficoltà degli imprenditori agricoli, le cui aziende hanno subito considerevoli danni in seguito alla bomba d’acqua dello scorso 25 ottobre, prevedendo l’esenzione dal pagamento dei ruoli emessi dal Consorzio di Bonifica, o comunque una netta riduzione degli stessi. La Sicilia sud-orientale è stata fortemente provata dall’alluvione di pochi giorni fa, fiumi straripati e voragini hanno messo a rischio la vita di moltissimi cittadini e
distrutto il comparto agricolo, specie in alcune città. Adesso si passa alla conta dei danni e, nell’immediatezza, servono delle misure che possano ammortizzare i danni subiti. Purtroppo, l’allerta rossa prevista in alcune zone del Libero Consorzio comunale di Ragusa ha creato danni irreparabili, in particolare al settore agricolo, punta di diamante della nostra economia e già fortemente penalizzato dalla crisi economica.  Questo è stato il colpo di grazia. È necessario lavorare in sinergia, unire le forze per il bene di tutti.  D’altra parte importante è ricordare quanto siano necessari interventi di manutenzione costanti, di pulizia dei torrenti e dei canali di bonifica. I cambiamenti climatici sono ormai una costante e considerarli sempre fatti ‘eccezionali’ non permette di porvi l’attenzione dovuta. Ci si rende conto di quanto siano fondamentali, soprattutto, quando si è costretti ad affrontare situazioni critiche. Servono monitoraggio e manutenzione. Occorre programmazione. Il nostro territorio è sempre più fragile e insicuro. È sulle strategie a breve, medio e lungo termine che bisogna lavorare. E, nel frattempo, è necessario dare ristoro a tutti i cittadini colpiti mettendo in atto le misure previste in questi casi”.

Fornace Pisciotto, Pisani-Lorefice-Campo-Morana (M5S):  “Con il Comune di Scicli collaborazione concreta per salvare la Fornace.  Definiti oggi obiettivi e priorità”

 

Si è insediato questa mattina, presso il Comune di Scicli, nella sala Giunta, il tavolo tecnico fortemente voluto dal M5S e dall’amministrazione alla presenza del sindaco Vincenzo Giannone, del vicesindaco e assessore Caterina Riccotti, del Sen. Pino Pisani (M5S), della parlamentare Marialucia Lorefice (M5S), della parlamentare all’Ars Stefania Campo (M5S), dell’ing. Guglielmo Carbone capo settore tecnico del Comune, della dott.ssa Grazia Maria Galanti capo settore Finanze, dell’assessore Marina Iabichino, dei consiglieri del Comune di Scicli Resi Iurato, presidente II Commissione con delega di competenza al Patrimonio,  Enzo Giannone componente della II Commissione, Felicia Mirabella, Marianna Buscema anche vice presidente II Commissione, Concetta Morana (M5S), Claudio Caruso e Rita Trovato. Dopo l’approvazione all’unanimità della mozione della consigliera pentastellata Concetta Morana l’amministrazione ha fatto propria la mozione sull’avvio della procedura di acquisizione della Fornace Penna e sulle aree ad essa limitrofe. 

 

Questa mattina alle 10 la presidente della II Commissione del Comune di Scicli, Maria Teresa Iurato, ha convocato la II Commissione ed è così iniziata la fase operativa. 

 

“Questo incontro -sottolineano Pisani, Lorefice, Campo e Morana- fa seguito a quello che abbiamo avuto a luglio, al quale seguì la mozione d’indirizzo della nostra consigliera. Il tema della Fornace Penna va affrontato su diversi livelli: Comune, Regione, Ministero dei Beni culturali. Gli obiettivi da perseguire sono tre. Innanzitutto, arrestare il degrado del bene, quindi avviare l’opera di messa in sicurezza e recupero e valorizzare il bene destinandolo a iniziative culturali. Affinché l’iter possa andare avanti è necessaria una volontà politica trasversale che veda una sinergia intra e inter istituzionale che siamo certi non manchi e non mancherà in futuro. Al contempo sarà necessario che la deputazione regionale, nazionale e il Comune facciano la propria parte, mentre una cabina di regia istituita magari proprio presso il Comune di Scicli permetterà di monitorare le varie fasi”.

 

 Tempo fa il senatore Pino Pisani aveva incontrato l’allora ministro ai Beni Culturali Bonisoli che aveva espresso la propria disponibilità alla valorizzazione  del bene una volta che ne fosse stata posta in essere la messa in sicurezza.

 

 

“Quello odierno è stato un incontro in cui ci siamo dati degli step -evidenziano Pisani, Lorefice, Campo e Morana-. Nella prima fase sarà necessario che il Comune provveda ad avviare un’istruttoria che permetta di aver chiaro lo stato dei fatti per, poi, passare all’interlocuzione con i proprietari del bene e valutare se c’è la volontà di metter in vendita il bene. Nel frattempo, a livello regionale interloquiremo con l’assessorato di competenza per quanto concerne i fondi per la messa in sicurezza del bene”.

 

“Oggi – proseguono i parlamentari Lorefice e Pisani- abbiamo una maggioranza diversa e sarà necessario interloquire con il nuovo Ministro, Franceschini. Come parlamentari nazionali -concludono- chiederemo un incontro al ministro ai Beni Culturali affinché ci sia la massima disponibilità da parte del Governo alla valorizzazione del bene che, ci teniamo a sottolineare, auspichiamo venga dedicato a scopi esclusivamente culturali”. 



SANITÁ, LOREFICE – CAMPO (M5S): BASTA TEMPI D’ATTESA INFINITI. CON IL NUOVO PIANO AVVIAMO CAMBIAMENTO REALE 


     Roma, 22 feb – “I tempi d’attesa interminabili per una visita o un esame medico sono uno scandalo italiano che siamo intenzionati a risolvere. Dopo aver stanziato in legge di Bilancio 350 milioni in tre anni per ridurre le liste d’attesa, rendere trasparente lo scorrimento e digitalizzare i Cup, oggi, con l’approvazione del nuovo ‘Piano per la Gestione delle Liste d’Attesa’ (PNGLA), avviamo quel cambiamento nella nostra sanità che i cittadini chiedono da anni. In particolare, appunto, per l’odioso problema dei tempi biblici di attesa”. Così Marialucia Lorefice, presidente Commissione Affari Sociali alla Camera dei Deputati e Stefania Campo, deputata Ars.  

    

“Entro 60 giorni le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano dovranno adottare il proprio piano. Da quel momento in poi –spiega l’on. Lorefice-, se i tempi d’attesa supereranno quelli previsti per legge, i pazienti saranno indirizzati in una struttura privata convenzionata senza costi aggiuntivi. I direttori generali delle Asp che non rispetteranno tali tempi massimi rischieranno la rimozione. Inoltre, prosegue Lorefice, i cittadini risparmieranno tempo prenotando solo la prima visita al Cup, mentre le successive saranno prenotate direttamente dal medico specialista. La vigilanza sui servizi sarà garantita da un Osservatorio Nazionale sulle Liste di Attesa. Queste –conclude la Lorefice- sono solo alcune delle novità contenute nel PNGLA, che mancava da 10 anni. Ciò vuol dire dare agli italiani una sanità migliore e più efficiente, rispondendo in modo puntuale ai bisogni dei pazienti e superando le disuguaglianze territoriali”.


         “Il piano –evidenzia l’on. Campo- è un vero e proprio programma di abbattimento delle liste d’attesa che stabilisce il tempo massimo entro il quale dovranno essere garantite prestazioni e ricoveri. Chiediamo al Governo regionale siciliano e all’assessore Razza di attuare ogni iniziativa ed intervento per rendere efficace, il prima possibile, il piano nazionale senza sforare in alcun modo i tempi previsti di 60 giorni per l’elaborazione del piano regionale per la gestione delle liste di attesa. Si tratta di una svolta epocale che porta la firma di un Ministro del M5S. Già nel nostro programma di Governo alle scorse elezioni regionali, avevamo dichiarato guerra, con tanto di soluzione alle lunghe liste d’attesa che scoraggiano i pazienti siciliani ad usufruire del servizio sanitario siciliano. Il Governo nazionale ha fatto la sua parte determinante. Il testimone, adesso, passa alle Regioni e ai rispettivi esecutivi.”

Viabilità in Sicilia, Lorefice e Campo (M5S): “Finalmente la Regione ha accettato di richiedere lo stato di emergenza, il Governo ora potrà sbloccare i fondi. Presto un commissario straordinario del Governo per la viabilità. La provincia di Ragusa sarà protagonista”

Il Governo Musumeci ha, finalmente, accettato la nostra proposta di richiedere lo stato di emergenza per la viabilità siciliana. Questo permetterà lo sblocco dei fondi da parte del Governo nazionale e l’apertura dei cantieri

“Il Governo Musumeci ha, finalmente, accettato la nostra proposta di richiedere lo stato di emergenza per la viabilità siciliana. Questo permetterà lo sblocco dei fondi da parte del Governo nazionale e l’apertura dei cantieri”: Ne danno notizia la parlamentari Marialucia Lorefice (M5S), presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati e Stefania Campo, deputata Ars Sicilia, che sottolineano: “Servono interventi urgenti per le strade siciliane e la Regione ha, finalmente, preso atto che non riesce a gestire l’emergenza da sola. Interverremo adesso dal Governo centrale grazie alla nomina di un commissario straordinario”.

 

“Le strade siciliane sono ridotte a un colabrodo e la Regione si è decisa ad accettare la mano tesa dal Ministro Danilo Toninelli durante la sua ultima visita in Sicilia.  Questo significa -affermano Lorefice e Campo- che anche la drammatica situazione della viabilità della provincia di Ragusa è adesso sul tavolo del responsabile delle Infrastrutture. Le strade statali, provinciali, comunali e persino le autostrade, com’è noto, sono disastrate e, per lunghi tratti, addirittura compromesse. Negli ultimi anni, anche in provincia di Ragusa, non c’è stata in moltissimi casi neppure la manutenzione ordinaria. Gli interventi d’emergenza, straordinari, non risolvono i problemi. I fondi, che già sono stati stanziati e di cui cercheremo di disporre al meglio e più velocemente rispetto ai periodi che ci hanno preceduti,  i danni legati al sottovalutato dissesto idrogeologico hanno fortemente rallentato la mobilità in provincia di Ragusa ma anche in tutta la Sicilia –evidenziano- abbiamo lavorato affinché il Governo accettasse la nostra proposta di richiedere lo stato di emergenza. Com’è evidente la collaborazione dà sempre ottimi risultati.

Ci sono delle criticità che conosciamo bene e il cui impatto viario ricade anche sulla provincia di Ragusa come la Siracusa-Gela, l’ammodernamento a 4 corsie della Ragusa-Catania, gli interventi manutentivi da realizzare con urgenza della SS 115 o ancora la S.p. 49 Ispica-Pachino o la s.p. 36 Santa Croce Camerina-Marina di Ragusa. E la lista potrebbe allungarsi di molto. L’accordo con la Regione –concludono le parlamentari del M5S- è stato un risultato di importanza fondamentale. Anche la provincia di Ragusa potrà usufruire di questo risultato, faremo del nostro meglio per garantirne una viabilità sicura e funzionale. Quella che fino ad oggi è mancata, nonostante ci fossero i fondi per ragioni discutibili. Ma adesso si svolta, in meglio”.

Delegazione parlamentare del M5S in visita al tribunale di Modica. Prossimo step: “Chiedere al Ministro Bonafede di interessarsi alla situazione dei tribunali”

Delegazione del M5S in visita alla struttura del tribunale di Modica. Stamani la Presidente della Commissione Affari Sociali Marialucia Lorefice si è recata presso la struttura del tribunale di Modica insieme alla deputata all’Ars Stefania Campo, al senatore Pino Pisani, al consigliere di Modica Marcello Medica. Presenti anche alcuni attivisti del M5S Modica. Con la delegazione anche gli avvocati Galazzo e Scarso.

“Al momento, all’interno del tribunale di Modica funziona solo l’ufficio del Giudice di Pace -afferma l’on. Lorefice- Le altre aree sono dismesse, gran parte della documentazione dei tribunali di Modica e Ragusa è ancora in quelle stanze oltre ad essere contenuta negli oltre 4000 mq di archivio. La riforma della geografia giudiziaria varata dall’ex Ministro Cancellieri -evidenzia la presidente della Commissione Affari Sociali- negli intenti doveva apportare risparmi e maggiore efficienza ma, ad oggi, ha portato solo a disagi. E dei risparmi tanto decantati nemmeno l’ombra. Basti pensare che la chiusura del tribunale di Modica, sito in una struttura moderna e funzionale, ha comportato la necessità di individuare un nuovo immobile a Ragusa presso il quale spostare gli uffici poiché gli spazi disponibili non sono sufficienti. Con la visita di oggi le criticità le abbiamo toccate con mano. Rivedere questa riforma è necessario. Sottoporremo al Ministro della Giustizia la problematica relativa alla soppressione dei tribunali voluta dalla riforma Cancellieri e di valutare opzioni migliori come l’uso, nel caso specifico, della struttura modicana almeno come sede distaccata del tribunale di Ragusa”.

“Un immobile già c’è -sottolinea il Senatore Pisani- che senso ha individuarne uno nuovo che comporterebbe innanzitutto un ulteriore investimento di risorse visto che uno degli obiettivi della riforma Cancellieri doveva essere proprio il risparmio? Vale per Modica come per gli altri tribunali che dovrebbero essere soppressi. Siamo certi che soluzioni ve ne siano e con l’attuale Ministro faremo in modo si trovino”.

“2500 mq a piano per 4 piani di altezza, più 5000 mq di piano interrato utilizzato come archivio. Una struttura enorme e nuova -chiosa la deputata Campo-, che ha subito un progressivo depotenziamento, iniziato nel 2012 e conclusosi con la chiusura quasi del tutto definitiva nel 2015, che rischia di deteriorarsi ancor di più per la mancanza di cure e manutenzione. Per questo, nella scorsa finanziaria regionale, si è intervenuto con un contributo dal fondo delle autonomie locali pari a 150.000 euro impegnati per il triennio 2018/2020, tali da consentire la manutenzione dei locali di Modica e il personale. La riforma dello scorso governo di accorpare i tribunali ha dunque portato una grave perdita. Un discorso identico si può fare per il Tribunale di Vittoria. Un’operazione illogica, quella posta in essere dalla legge di geografia giudiziaria n. 148/11 e dal decreto n. 155/12 che vi ha dato esecuzione. Per questo auspichiamo il decentramento di alcune funzioni periferiche che ridiano dignità ai tribunali ad oggi chiusi”.

“Darò tutta la mia disponibilità e collaborazione per perseguire gli obiettività che ci siamo posti e che sarebbero senz’altro un beneficio per la collettività. La riapertura del Tribunale di Modica -conclude il consigliere Medica-, assieme a quelli di altri centri periferici in tutta Italia, fa parte integrante del contratto. Restituirlo alla collettività sarà il nostro impegno”.

CENTRO AUTISMO, ON.LI LOREFICE E CAMPO: “LE FAMIGLIE E I PAZIENTI VANNO TUTELATI E SEGUITI SEMPRE, SENZA INTERRUZIONI. L’ASP 7 DEVE LORO ASSISTENZA CONTINUA”

Comunicato Stampa congiunto

On. Lorefice, presidente Commissione Affari Sociali-Camera dei Deputati, On. Stefania Campo parlamentare Ars

Stamattina si è tenuto l’incontro che l’on. Marialucia Lorefice, presidente della Commissione Affari Sociali, aveva richiesto al Commissario dell’Asp 7 dott. Salvatore Lucio Ficarra al fine di comprendere quali fossero le misure per dare continuità ai servizi del Centro Autismo di Ragusa. All’incontro hanno partecipato la deputata Lorefice, il Commissario Ficarra, il dott. Morando direttore Dipartimento Salute Mentale, l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Ragusa dott. Luigi Rabito.

Prima dell’incontro l’on. Lorefice ha voluto visitare il Centro Autismo ed ha avuto un primo incontro con i medici che al suo interno operano, con il dott. Morando.

La Presidente della Commissione Affari Sociali Lorefice visita il Centro Autismo di Ragusa

“Il Centro Autismo, come ho potuto toccare con mano oggi durante la mia visita –evidenzia la parlamentare Marialucia Lorefice- è un fiore all’occhiello per la provincia iblea per quanto concerne la struttura e, soprattutto, i medici di Neuropsichiatria. Purtroppo, il servizio nel tempo non è mai stato garantito con continuità ma ad intervalli e questo, come ho più volte sottolineato, è un problema soprattutto quando la continuità dell’assistenza è fondamentale per permettere ai piccoli pazienti di fare dei progressi e non regredire”.

“Durante l’incontro –aggiunge la Lorefice- sono emerse diverse problematiche. Le legittime esigenze delle famiglie, degli utenti e anche degli operatori stessi che conoscono quei bambini ai quali si sono dedicati per tantissimo tempo e conoscono bene come affrontare le diverse problematiche. Dall’altra parte l’Asp 7 che ha evidenziato che il progetto attraverso il quale lavoravano questi operatori a contratto si è concluso e non è stata data alcuna proroga nelle more dell’espletamento del bando che si è, tra l’altro, già chiuso. Prorogare il servizio, secondo l’Asp, avrebbe significato per i lavoratori lavorare senza alcuna retribuzione o garanzia proprio perché il progetto era terminato così come i fondi. Queste sono le informazioni dateci dall’Asp7. Certamente l’aspetto burocratico è di fondamentale importanza nell’espletamento di un servizio sanitario pubblico, per di più rivolto ai bambini ma non sono d’accordo sul fatto che nulla si sarebbe potuto fare per evitare adesso questa vacatio. Che non riguarda, e mi preme sottolinearlo, i medici in servizio all’interno del Centro perché loro ci sono e svolgono come sempre il loro lavoro. Piuttosto riguarda gli operatori, non meno importanti, certo, ma sino ad oggi non stabilizzati ma con contratto Co.co.co Vero è che spesso le normative non tengono conto delle reali esigenze dei cittadini.

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Verrà istituito un tavolo tecnico così come richiesto dall’associazione Pro Diritti H che auspichiamo possa essere aperto almeno alle rappresentanze delle associazioni e dei genitori. Sino ad ora si è parlato di progetti, adesso è arrivato il momento di parlare di continuità”.

“Ci siamo impegnati –dichiara l’on. Campo, deputata Ars- con un emendamento in finanziaria affinché la percentuale dell’intero bilancio da destinare al Centro Autismo di Ragusa raddoppiasse passasse dallo 0,1% allo o,2%. Questo impegno a fronte del fatto che questo tipo di servizio non può essere interrotto di volta in volta perché è fondamentale una continuità nelle terapie. Ad oggi il servizio è assicurato per circa 30 pazienti a fronte dei 150 che ne avrebbero bisogno. Le cure -conclude- devono essere assicurate anche oltre i sei anni. Questi i motivi per cui in finanziaria ci siamo battuti pertanto ci aspettiamo che il servizio inizi a funzionare senza interruzioni”.

Valentina Maci  Odg 153453

Addetto stampa On. Marialucia Lorefice, portavoce M5S presso la Camera dei Deputati, presidente Commissione Affari Sociali