Un blog perché in parlamento sono una portavoce dei cittadini italiani
Marialucia Lorefice:”Ho scelto di avere un blog perché punto sull’informazione ai cittadini, dei quali sono portavoce in Parlamento. Affinché tutti possiate essere sempre a conoscenza di quanto faccio insieme al gruppo dei colleghi parlamentari del M5S”
Marialucia Lorefice, classe 1980. È di Ispica (Rg)
Presidente XII Commissione Affari Sociali (M5S) XVIII legislatura
Il MoVimento 5 Stelle Ispica organizza un incontro con i cittadini per affrontare il difficile e preoccupante problema sociale del gioco d’azzardo patologico.
Sabato 8 aprile dalle ore 18:00 alle ore 20:00
Convento Santa Maria del Gesù Ispica, Via Roma 116
Introduce la deputata del MoVimento 5 Stelle Marialucia Lorefice.
Interviene il consigliere comunale Gianluca Genovese.
Relatori
– Dottor Giuseppe Mustile, medico psichiatra, Direttore della struttura complessa Dipendenze Patologiche Asp 7 Ragusa
– Don Giorgio Occhipinti, Direttore Ufficio Pastorale della Salute Diocesi di Ragusa
– Matteo Mantero, portavoce alla Camera dei Deputati del MoVimento 5 Stelle
Modera Nelly Genovese, attivista del MoVimento 5 Stelle Ispica.
La sola provincia di Ragusa conta oltre 800 persone affette da ludopatia, persone affette da una dipendenza che può essere affrontata e curata, ma che necessita di venire alla luce. Da ciò l’idea di un convegno, per parlarne con esperti del settore, per essere consapevoli e informati, per riconoscere i segni e le dimensioni di un problema purtroppo in crescita.
Tettoie di ondulino che si estendono a perdita d’occhio, acquedotti, pavimentazioni di palestre, tubazioni nelle navi, ceramiche contaminate: nonostante siano trascorsi 25 anni dalla legge 257 che lo ha messo al bando, l’amianto è ancora intorno a noi. Ci sono circa 30 milioni di tonnellate di fibre di amianto in giro, 2400 scuole da bonificare, circa 300 mila tra studenti e insegnanti esposti ogni giorno. La mappatura del rischio non è ancora completa: ci sono intere regioni che non hanno fornito i dati. E così anche il mesotelioma, il tumore da amianto che è la “pistola fumante” dell’avvenuta esposizione, non sempre è tracciato e registrato.
Dov’è l’amianto oggi? Viene ricercato, mappato? Quanti sono i decessi da amianto?
Come procedono le cause nel settore, quali diritti sono stati garantiti alle vittime? Come è maturata la giurisprudenza? Come sta cambiando la normativa e come dovrebbe evolvere?
Se ne parla alla Camera dei Deputati lunedì (dalle 9.30) in un importante convegno organizzato dal portavoce Alberto Zolezzi che farà il punto sulla situazione. Parteciperanno anche il ministero dell’Ambiente (dott.sa Laura D’Aprile), della Salute (dottor Mariano Alessi). Interverrà l’Ispra, nella persona del dottor Marco Giangrasso, l’epidemiologo Valerio Gennaro, l’Osservatorio Nazionale amianto con il presidente avvocato Ezio Bonanni, l’Afeva Sardegna con Salvatore Garau.
È in corso di realizzazione un testo unico sull’amianto che deve fare chiarezza anche sulle centinaia di norme esistenti sull’argomento. Ne parleremo con uno dei revisori del testo, il magistrato Giordano Bruno. Interventi anche dei deputati Alberto Zolezzi e Massimo De Rosa (Commissione ambiente). Nel corso della mattinata sarà proiettato in anteprima il documentario “AsbeSchool”, sulle scuole con amianto in Italia. E’ prevista la diretta streaming sui canali Fb del M5S.
Nuova interrogazione al Ministro dell’Economia del M5S, prima firmataria Marialucia Lorefice, in merito ai rimborsi del sisma del ’90
«Abbiamo depositato una nuova interrogazione indirizzata al Ministro dell’Economia e delle Finanze -spiega la deputata Marialucia Lorefice, membro della Commissione Affari Sociali- relativa al mancato rimborso da parte dell’Agenzia delle entrate dei contributi versati negli anni 1990-91-92 dai contribuenti delle province di Catania, Ragusa e Siracusa colpite dal terremoto. Ai contribuenti di queste province fu concessa dapprima la sospensione e, successivamente, la riduzione del pagamento degli adempimenti e dei versamenti tributari e contributivi relativi ai 3 anni (1990-91-92), consentendo loro di pagare solo il 10% di quanto dovuto. La Cassazione -prosegue la Lorefice- ha numerose volte stabilito che coloro che hanno versato interamente la somma hanno diritto al rimborso. Nonostante anche la legge di stabilità del 2015 abbia confermato lo stesso principio tali rimborsi tardano ad arrivare ai contribuenti. Abbiamo presentato più interrogazioni al riguardo senza mai ricevere risposta. Con questa ulteriore interrogazione -conclude la parlamentare-, chiediamo al Ministro dell’Economia e delle Finanze se non intenda intervenire affinché l’Agenzia delle entrate elimini gli ostacoli che a volte sembrano strumentali al non ottenimento da parte dei contribuenti dei rimborsi spettanti di diritto, considerato che tale comportamento non solo si presenta come vessatorio nei confronti di decine di migliaia di contribuenti delle tre province siciliane ma fa anche aumentare notevolmente i costi per lo Stato per spese processuali e legali».
Il ministro delle Politiche Agricole, Martina, si batta in Europa per una Politica Agricola Comune che garantisca i fondi ai ‘veri agricoltori’ con un’identificazione rapida e chiara del cosiddetto ‘agricoltore attivo’, fucina delle eccellenze agroalimentari Made in Italy e allo stesso tempo parte più colpita dalla concorrenza dei prodotti importati a prezzi stracciati e di bassa qualità. Uno dei punti della nostra risoluzione per una Pac post 2020. E’ quanto abbiamo ribadito oggi in Commissione Agricoltura in occasione dell’audizione del ministro delle Politiche Agricole, Martina.
Il ministro delle Politiche Agricole, Martina, si batta in Europa per una Politica Agricola Comune che garantisca i fondi ai ‘veri agricoltori’ con un’identificazione rapida e chiara del cosiddetto ‘agricoltore attivo’, fucina delle eccellenze agroalimentari Made in Italy e allo stesso tempo parte più colpita dalla concorrenza dei prodotti importati a prezzi stracciati e di bassa qualità. Uno dei punti della nostra risoluzione per una Pac post 2020. E’ quanto abbiamo ribadito oggi in Commissione Agricoltura in occasione dell’audizione del ministro delle Politiche Agricole, Martina.
Allo stesso tempo è necessaria la semplificazione delle attuali regole ‘greening’ soprattutto per le aree svantaggiate, in modo da velocizzare le pratiche di pagamento e favorire l’insediamento e l’aggregazione dei produttori agricoli nelle aree più scomode del Paese.
Tra le misure prioritarie proponiamo, la revisione dell’attuale ‘sistema dell’aiuto accoppiato’ focalizzandolo sulle produzioni in difficoltà e costituendo un ‘Fondo per gli interventi di crisi in Agricoltura’ per il sostegno durante le crisi di mercato; interventi contro epizoozie, fitopatie e calamità naturali non ricomprese nell’attuale gestione del rischio; ristrutturazione dei settori oggettivamente in crisi (olivicoltura, cerealicoltura, zootecnia, prati di montagna ecc).
Infine nella Pac del futuro occorre prevedere nei PSR misure specifiche a sostegno delle colture di pregio paesaggistico che, diversamente dalle altre, hanno un alto valore ambientale ma non commerciale in modo che l’agricoltore possa contare su un sussidio economico per mantenerle (oliveti monumentali, agrumeti caratteristici, vigneti storici ecc)”.
Due giorni dedicati al recupero degli immobili abbandonati. Hanno partecipato Ornella Bertorotta, prima firmataria del disegno di legge del M5S, i parlamentari Marialucia Lorefice, Maria Marzana, Vanessa Ferreri, Stefano Zito, consiglieri comunali e assessori di Ragusa, attivisti, simpatizzanti insieme all’architetto Antonello Sotgia, esperto proprio in autorecupero immobili.
“Autorecupero immobili”, due giorni dedicati alle proposte e agli interrogativi dei cittadini in merito a temi importanti del contesto sociale ibleo e nazionale. Focus sul ddl M5S per il recupero degli immobili in stato di abbandono.
Una due-giorni interamente dedicata al tema “Autorecupero immobili”, quella di venerdì a Ragusa e domenica a Modica. Incontri realizzatati dai Meetup cittadini del M5S ai quali ho preso parte insieme a
È stata l’occasione per parlare di povertà, disoccupazione e delle emergenze sociali del nostro Paese, tra queste quella abitativa e quindi dell’importanza di avere un Reddito di cittadinanza. Si è parlato di forme concrete di autorecupero già attuate in diversi Paesi europei e anche in qualche comune italiano, e è stato approfondito il contenuto del disegno di legge.
Una proposta che potrebbe finalmente dare una risposta concreta al bisogno di case e al recupero dei centri storici delle nostre città, spesso abbandonati da decenni.
Si è discusso, inoltre, del diritto alla casa e degli sfratti che stanno colpendo le fasce più deboli della popolazione. La nostra provincia conosce, purtroppo, molto bene questo fenomeno, sono in aumento i pignoramenti. E pensare che anche in questo caso c’è una proposta di legge del M5S, prima firmataria Vanessa Ferreri, che potrebbe dare ristoro a tante famiglie colpite. Ma il Governo ha evidentemente altre priorità e alle vere emergenze risponde con misure spot, ad effetto, che non potranno aiutare veramente i cittadini. C’è bisogno di misure strutturali che affrontino il problema povertà e disoccupazione. Solo così si può pensare al futuro e sperare in un miglioramento.
Due incontri partecipati durante i quali protagonisti sono stati i cittadini con le loro proposte e i loro quesiti.
Ne faremo, come sempre, tesoro.
Quotidiano “La Sicilia”- domenica 26 febbraio 2016